Hanno voluto dedicarlo ad un elemento presente nell’isola da secoli, simbolo del duro lavoro dei contadini: il giardino pantesco. E’ il Passito di Pantelleria “Giardino Pantesco” prodotto dalle storiche Cantine Pellegrino.
Un vino elegante naturalmente dolce, in cui spiccano profumi di albicocca, frutta candita e fichi secchi. Ideale come accompagnamento dei dolci ripieni di creme pasticcere o cioccolato fondente, stupisce in abbinamento ai piatti a base di ricotta con confettura di cipolla e pere.
Un prezioso nettare ottenuto da vigneti di zibibbo la cui pratica agricola di coltivazione ad alberello è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco. Quale migliore omaggio ai Giardini Panteschi? Costruzioni che come scrigni, proteggono spesso al loro interno un’unica pianta, un agrume, dal vento e dalla siccità.
La Pellegrino è attivamente impegnata nella tutela del lavoro del viticultore e della sostenibilità della delicata economia del microcosmo pantesco.
“Non abbiamo mai voluto acquistare terreni sull’isola – afferma Benedetto Renda, Presidente delle Cantine – perché abbiamo sempre preferito affidarci alle tradizioni locali dei suoi abitanti, custodi e detentori di un sapere millenario sulle tecniche di coltivazione dello zibibbo che si tramanda di mano in mano, da padre in figlio”. Nessuno, infatti, conosce meglio dei contadini panteschi i metodi di potatura e le pratiche agronomiche necessarie per ottenere il meglio dalle coltivazioni sui terreni impervi dell’isola. Una scelta saggia volta a sostenere l’economia di questo piccolo microcosmo.
“I nostri vini, moscati e passiti prodotti sull’isola sono la sintesi perfetta del rapporto quasi trentennale di fiducia che intercorre tra Pellegrino e i contadini panteschi, sostenuti nella loro terra e gratificati per il loro lavoro eroico”.
Benedetto Renda
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