In un bicchiere è racchiuso il sole della Sicilia, caldo e rilassante, che avvolge con i suoi riflessi come in un abbraccio. Aveva ragione Galileo Galilei quando scriveva che “Il vino è la luce del sole tenuta insieme dall’acqua”. Lo si comprende bene quando si guarda un bicchiere di Zibibbo dolce come quello di Terre del Sole.

L’azienda

Appartenente alla famiglia Zerilli, l’azienda ha sede a Petrosino, sulla punta sud-occidentale della Sicilia, a pochi km dalla Riserva naturale dello Stagnone. La sua storia inizia nel lontano 1918 e ha il sapore della fatica, dell’amore per la famiglia e la terra. Vigneti ad alberello coltivati con la forza delle braccia e la pazienza di Gina, il mulo. Una storia in cui riecheggiano i forti suoni della seconda guerra mondiale e appaiono nitide le immagini dei ragazzi e delle donne che si rimboccano le maniche per portare avanti i lavori nei vigneti e nella cantina. L’azienda passa di padre in figlio e si cresce grazie al matrimonio del giovane Vito Zerilli con Mariangela, anche lei discendente da una famiglia di vignaioli. Nuovi appezzamenti di terreno intanto vengono acquistati, si reimpiantano vitigni classici come il Grillo, il Catarratto e vitigni internazionali come il Petit Verdot, il Pinot Grigio.

Terre del Sole Zerilli

Nel 2014 dopo una lunga riflessione, vari esperimenti e prove, prende vita un sogno accantonato in un cassetto da tempo: nascono le prime bottiglie a marchio Zerilli battezzate in “Terre del Sole Zerilli”, frutto di una piacevole intensa con il figlio Leonardo. “Ho solo 24 anni e rappresento la quarta generazione della mia famiglia -afferma Leonardo Zerilli-. Mi sono avvicinato al mondo del vino 10 anni fa vedendo i miei nonni lavorare i campi e gestire la cantina di famiglia, nonché osservando mio padre nel suo lavoro alle prese con diverse aziende del marsalese, riscuotendo consensi e premi. Questo settore regala emozioni, sorrisi e conoscenze e per me, portare in giro nel mondo il vino, è come portare un pezzo di Sicilia, della mia Petrosino”. Il calore del focolaio domestico, il rispetto per la terra (si lavora in biologico e guardando alla qualità più che alla quantità) rafforzano la piacevolezza di un sorso del loro vino, in particolare dello Zibibbo che a nostro avviso esprime al massimo la filosofia aziendale. Piacevole da gustare nella casetta realizzata fra i vigneti, osservando i tramonti.

Colori e atmosfere mediterranee

Il vino si presenta dal colore giallo dorato brillante, con riflessi ramati. Buona l’intensità olfattiva. Il profumo è fruttato, ricorda il miele, la marmellata, con note di mandorle, speziato, etereo. In bocca è dolce ma non stucchevole, dalla grande morbidezza, fresco, ha corpo, è equilibrato, con una bella acidità, buona intensità gusto-olfattiva, percettibile la persistenza. Di qualità fine. Un vino maturo, nel complesso armonico. Consigliabile in abbinamento a formaggi stagionati e dessert alle mandorle.

(si ringrazia per la collaborazione il sommelier Fabio Gulino)

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