Riscoprire le proprie radici attraverso il gusto. E’ questo l’obiettivo dei piccoli eventi che il Comune di Lentini ha pensato di creare con la collaborazione di Slow Food e grazie anche al patrocinio dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari. Le conferenze si terranno il 31 maggio e il 1° giugno presso il Circolo Alaimo, nell’ambito dell’iniziativa “Lentini e i suoi sapori”, promossa dal Comune di Lentini con il contributo dell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione Siciliana.
“Sostenere iniziative come queste significa valorizzare la storia, i sapori e le eccellenze del nostro territorio – precisa il il Sindaco di Lentini Rosario Lo Faro – Arancia, pane, olio riso, non sono solo prodotti della nostra terra, ma espressioni profonde della nostra identità culturale, della nostra tradizione”.
Si inizia sabato 31 maggio alle 18 al Circolo Alaimo – Lentini con il convegno intitolato “Radici antiche: vitigni e viti antiche di Lentini”, un incontro per riflettere sul valore storico e culturale della vite nel territorio lentinese e sulle prospettive di rilancio sostenibile. La coltivazione della vite nella provincia siracusana, infatti, ha origini antichissime, risalenti all’epoca greca e romana, favorita dalla fertilità del suolo e dal clima favorevole. Nel corso del tempo, eventi come la crisi fillosserica, l’emigrazione rurale e la riconversione agricola verso gli agrumi ne hanno causato un progressivo abbandono. Ne prenderanno parte la Prof.ssa Rosa Savarino, storica e ricercatrice, e la giornalista Gianna Bozzali. La serata sarà arricchita dall’intervento dello chef Massimiliano Romano e del sommelier Francesco Carbone del ristorante Zagarà di Lentini che condurranno un breve percorso con degustazione guidata di vini che raccontano i vitigni antichi, unendo narrazione, gusto e territorio.
Il tema trattato vuole stuzzicare l’interesse della comunità alla riscoperta della viticoltura di qualità, orientata alla sostenibilità e alla valorizzazione dell’identità territoriale: “Abbiamo scelto di affrontare due temi fondamentali per il nostro territorio, uno, quello del vino, ancora poco esplorato ma ricco di spunti storici e prospettive future; l’altro, il pane, rappresenta invece una certezza, un’eccellenza riconosciuta e invidiata, che merita oggi una visione più ambiziosa – precisa Alessandro Lieto, presidente Slow Food Lentini e sommelier – La storia vitivinicola di Lentini è ancora poco raccontata, ma siamo riusciti e reperire dati e testimonianze che meritano di essere conosciute: questa conferenza porterà alla luce curiosità, informazioni nuove, frutto di studi e ricerche”.

Se il convegno sul vino vuole gettare le basi per nuovi approfondimenti, il pane, invece, è già patrimonio condiviso ma può e deve diventare un progetto comune per la città: non solo un prodotto buono, ma un simbolo riconosciuto, forte e identitario. A discutere de “Il pane di Lentini: tradizione, innovazione e comunicazione”, in programma domenica 1° giugno alle ore 18:00 al Circolo Alaimo, ci saranno il tecnologo alimentare Renzo Turco, il panificatore Gabriele Oliveri e spazio anche all’esperto di marketing Paolo Abbandonato e dai founders di Freeeze Studio, Tony Baccaro e Marco Naso.

Entrambi gli appuntamenti rappresentano un’occasione per riflettere insieme su come il cibo possa essere strumento di cultura, sviluppo e coesione, valorizzando il passato per costruire un futuro più consapevole e sostenibile.


