Una cittadina barocca, uno storico castello e un olio dal nome principesco: “L’Oro del Principe”. Sono questi gli ingredienti di una favola moderna nata grazie allo spirito di condivisione e all’amore per il proprio territorio che ha reso possibile l’unione di otto produttori olivicoli di Militello in Val di Catania e del Frantoio Di Giorgi.

Nasce così il marchio collettivo “L’oro del principe”: attraverso la sinergia e un lavoro di squadra che porta in tavola un prodotto di eccellenza indiscutibile. L’olio è degno del nome blasonato che porta, nome ispirato all’ubicazione del frantoio che ospita la produzione: il Castello Barresi Branciforte.

Costruito agli inizi del XIV secolo, il castello nel cuore del centro storico di Militello è una sede privilegiata che custodisce la memoria storica e il genius loci del paese. Gli spazi attualmente utilizzati per il processo di molitura sono gli stessi adoperati agli inizi del 1800 dal Principe Barresi Branciforte per la produzione dell’olio. Ecco così che l’atrio dell’edificio storico più significativo del paese vive ed è animato ancora oggi da un’attività connessa alla cultura e alla vocazione del territorio.
L’Oro del Principe nasce da piante secolari, uliveti collocati in un’area tradizionalmente legata alla produzione di olio extravergine di oliva nella zona a denominazione di origine protetta “Monti iblei”.

Le cultivar presenti sono in prevalenza: Tonda iblea, Nocellara etnea, Oglialora messinese, Nocellara messinese. Subito dopo la raccolta delle olive, entro e non oltre quarantotto ore, si rispetta un processo di lavorazione artigianale che punta a garantire la qualità ottimale del prodotto.

L’olio, appena molito, è conservato in silos di acciaio inox al fine di far riposare e lasciar decantare in modo completamente naturale le piccole parti solide presenti nell’olio estratto. Dopo il periodo di chiarificazione (dalla durata di circa un mese), l’olio viene separato dalla morchia e reinserito nei silos di acciaio con ricolmatura di azoto. La funzione svolta dall’azoto serve proprio a combattere il processo di ossidazione del prodotto proteggendolo nel tempo.

Degustato per voi, l’olio presenta all’olfatto note ammandorlate e fruttate. Il gusto è delicato, pieno e deciso, fruttato all’attacco e dal retrogusto lungo con una nota piccante in coda. Il packaging è minimal ed elegante e scherma il prodotto dai processi ossidativi (vetro ed etichetta scura con caratteri oro).

