Ci sarà anche Arianna Occhipinti, rappresentante d’eccellenza della viticoltura italiana, a NUTRIRE L’INCONTRO 2024 a Roma, evento che quest’anno vede la partecipazione di figure illustri della gastronomia e del vino spagnolo come Ferran Adrià, Vicente Todolí e Carmelo Peña.

L’evento Nutrire L’Incontro

In programma nella capitale, dal 29 settembre al 1° ottobre, nel complesso bramantesco di San Pietro in Montorio, l’evento è nato nel 2023 su proposta del gastronomo Carles Tarrassó con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia, della Reale Accademia di Spagna a Roma e dell’Instituto Cervantes di Roma e riunisce chef, artisti e ricercatori per esplorare e conoscere la gastronomia e la viticoltura come forme d’arte e strumenti di cultura attraverso i quali raccontare un territorio e la sua cittadinanza, con l’obiettivo di promuovere gli scambi culturali e rafforzare le identità condivise tra Spagna e Italia, anche nel contesto europeo e globale.

Arianna Occhipinti

Territorio e Biodiversità

All’interno del fitto programma di masterclass, showcooking, degustazioni, conferenze e visite culturali  alla scoperta dell’insularità, come luogo di incroci di singolarità gastronomiche, si inserisce l’incontro con Arianna Occhipinti all’interno della sessione Territorio e Biodiversità del 29 settembre, che vede protagonista la Sicilia, un’isola che, grazie alla sua posizione centrale nel Mediterraneo, è da secoli crocevia di culture, luogo di intrecci, fusioni e commistioni culturali da esplorare anche attraverso il vino, agricoltura, la gastronomia e l’architettura. Un vino, quello di Arianna Occhipinti, che si ispira all’idea di “armonia”, che concepisce il territorio, il vignaiolo e il processo agricolo come parte di un unico sistema. Un vino  prodotto all’interno di un progetto più esteso di biodiversità, che contempla la pluricoltura, in cui la natura intera nella sua completezza si aiuta e diventa più resistente.

C’è un rapporto di interdipendenza totale tra il vino e la natura: il vino è un collante ideale che fa sì che una biodiversità possa svilupparsi e diventare un elemento di valore di per sé, per il prodotto stesso e per il benessere della collettività.

Arianna Occhipinti

L’intervento sarà anche l’occasione per evidenziare la ricchezza della cucina siciliana – dalle tavole borboniche dei palazzi nobiliari di Palermo e Catania alla cucina povera dei centri dell’entroterra – e dell’ architettura barocca, dei palmenti rupestri, dei vitigni autoctoni siciliani e delle terre di Vittoria, dove risiede l’azienda di Arianna, che si è concentrata in particolare su due varietà autoctone: il Frappato di Vittoria e il Nero d’Avola.

La produzione vinicola Occhipinti comprende 10 etichette. I vini sono prodotti tutti nei territori di Vittoria da piante di età variabile (dai 7 a 70 anni circa), su suoli difficili e a scarsa produttività. Le uve, coltivate in regime di agricoltura biologica o biodinamica, sono trasformate in cantina in maniera naturale, senza alcun intervento di addizione o sintesi chimica da parte dell’uomo.

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