La delicatezza e l’intensità di sapore possono coesistere? la risposta è sì e va cercata tra le righe del menu autunnale del ristorante km 0. Il ristorante di via Antonino Longo a Catania propone un’esperienza esaltante per le papille. Nonostante i mesi difficili vissuti dalle imprese c’è la voglia di rilanciare e i fratelli Cannizzaro vincono la scommessa sul piatto attraverso una proposta che esalta la materia prima.
Il menu di stagione è stato presentato alla stampa nei giorni scorsi. In degustazione sette portate abbinate a vini d’eccellenza del territorio.

Tra le proposte l’entrée di Triglie, asparagi e cardoncelli ideato su una delicata geometria di sapore. Gli asparagi selvatici di stagione non interferiscono con l’elegante consistenza delle triglie a cui si somma la carnosità dei cardoncelli. Un’appetitosa portata di apertura a cui è stato abbinato lo spumante millesimato Etna Brut 2013 di Tenute Mannino di Plachi, “Caterina di Plachi”, metodo classico da uve di Nerello Mascalese vinificato in bianco. Vino equilibrato, fresco e lungo al palato che conferma le potenzialità ormai ben espresse di spumantizzazione sull’Etna.


Degno di nota tra i secondi il raffinato Trancio di cernia bianca, sedano rapa e prezzemolo. Piatto non stravolto da stravaganti intingoli ad effetto ma che trova la forza di esprimersi semplicemente attraverso una cottura perfetta. L’opzione imprevedibile e audace per l’abbinamento di questa portata è ricaduta sull’Etna Rosso DOC Monte Serra 2017 di Benanti. Una scommessa che ha superato l’esame a pieni voti dato l’incredibile tenore di freschezza presentato al bicchiere nonostante l’annata calda di produzione: un Etna Rosso setoso, vellutato e armonico che con i suoi tannini morbidi ha piacevolmente accompagnato la cernia senza coprirne il gusto.


Da provare anche il Coniglio con melanzane affumicate e lamponi che per l’occasione è stato abbinato a un insuperabile “Saeculare”, Etna rosso riserva DOC 2012 dei Custodi delle vigne dell’Etna che abbiamo avuto piacere di degustare in anteprima dall’uscita in commercio. Un vino da monumentali vigne prefilossera che vantano fino a 250 anni di età coltivate ad alberello in contrada Feudo di Mezzo a Castiglione di Sicilia, nel versante nord del vulcano.

In chiusura una Mousse cotta al cioccolato fondente con gelato d’acqua di mare che ha fatto da epilogo dolce (ma fortunatamente non troppo dolce) del pranzo. L’odore di mare è garantito, provare per credere! L’ingrediente segreto, rivelato dallo chef Marco Cannizzaro, è un’acqua di mare prelevata nelle profondità del mar Ionio, a largo delle coste siciliane, e sottoposta a microfiltrazione e sterilizzazione, utilizzata anche nella preparazione del pane in sostituzione del sale.

