Tra i piatti che rappresentano al meglio la cultura gastronomica del territorio ibleo, c’è sicuramente lo “Sfoglio ragusano”, in dialetto “Sfuogghiu rausano”, un capolavoro culinario che è simbolo di convivialità e condivisione. Il Comune di Ragusa lo ha “insignito” del marchio De.Co. (denominazione comunale) per dare maggiore riconoscibilità anche rispetto al procedimento di produzione mentre era stata la Regione Siciliana, due anni fa, a inserirlo nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia.
La ricetta dello sfoglio ragusano
Ecco a seguire la video-ricetta dello chef del ristorante Scale del Gusto, Maurizio Musumeci. Per lui lo sfoglio è molto più di un semplice piatto. “Per me rappresenta la riunione della famiglia. È un momento di condivisione che racchiude tutto il senso delle ricorrenze natalizie”, racconta. Dal punto di vista tecnico lo definisce un piatto geniale, nonostante sia nato in casa. “La sua complessità, che affonda le radici nella tradizione, mi sorprende: è quasi strano che sia un piatto nato nelle cucine di casa piuttosto che nelle cucine professionali. Richiede un sistema ingegnoso e un’attenzione ai dettagli che lo rendono unico”.

Il ripieno è un trionfo di sapori locali: ricotta vaccina, salsiccia ragusana (che può variare da fresca a semi-secca o addirittura affumicata) e un pizzico di cannella. I dischi di pasta vengono poi assemblati, sigillati con cura e infornati a circa 190 gradi per una ventina di minuti. Una volta intiepidito, lo sfoglio è pronto da servire. Inoltre, essendo un prodotto da forno, si conserva perfettamente per due o tre giorni.
