È una delle città capaci di incantare con i suoi vicoli, le sue case che sembrano realizzate una sopra l’altra, l’imponente barocco, la simpatia della sua gente, il profumato cioccolato. Modica è una città che il turista non può perdersi di visitare se decide di tuffarsi nel sud est dell’Isola. E se vuole immergersi nella vita dei suoi cittadini, per sentirsi come a casa, lo potrà fare accostandosi alla sua cucina. Sarà un viaggio fra i sapori ed i profumi dei suoi piatti: una tavolozza di sapori, ora decisi, ora sfumati, per una cucina che è un’arte.

La cucina di Katia Amore

Ma come si preparano le scacce modicane e le arancine? E la cassata siciliana? Nessun problema! Con Katia Amore chiunque può imparare. Ci accoglie nella sua grande cucina, in uno dei palazzi più antichi siti nel centro storico di Modica, dove tiene le sue lezioni. Katia è vissuta per molti anni nel Regno Unito, dove si era trasferita dopo la laurea in lingue orientali conseguita a Venezia.

Lavoravo come ricercatrice universitaria – ci racconta Katia- ed è lì che conobbi mio marito. Per le nozze invitammo tutti qui in Sicilia: era aprile, mese bellissimo, un trionfo della primavera. A malincuore dovevamo però ripartire per Londra. È lì che guardandoci in faccia capimmo che ci mancava la Sicilia e decidemmo di ritornare.

Love Sicily

I due ritornano così in Sicilia, a Modica, inseguendo una passione comune, quella per la cucina. Si mettono subito al lavoro ristrutturando la casa dei nonni che trasformano in una cucina, anzi, nella scuola di cucina loveSicily. Negli anni essa diventa tappa dei suoi tanti visitatori: molti inglesi, americani, australiani e nord europei. Katia non solo insegna a cucinare i classici della cucina modicana e siciliana in generale, come la pasta con le sarde o gli spaghettoni ai pomodori, ricotta e maggiorana, o ancora i dolci, come il biancomangiare, ma parla delle abitudini di vita degli abitanti della sua città, di sé e della nonna Elvira che le ha trasmesso la passione per le cose buone.

La cucina della nonna

Il cibo è stato sempre molto importante a casa di mia nonna: i suoi vecchi quaderni di ricette, con disegni dei piatti fatti da lei a matita, sono per me un tesoro prezioso di informazioni – racconta Katia-. Lei cucinava gli ingredienti che mio nonno, un maresciallo, le faceva consegnare sino a casa, e così ogni giorno era una scoperta. Inoltre, lei cucinava anche per i vicini di casa. Ma del resto il cibo è anche questo: è condivisione.

Katia insegna e allo stesso tempo racconta e chi l’ascolta impara e si arricchisce dentro. Alla fine, gustare i suoi piatti seduti fuori, ammirando la Chiesa di San Giorgio, diventa ancor più magico. Ci si rilassa, si è felici, pronti per poter passeggiare tra le strade della città con un animo diverso.

Vi andrebbe di cucinare con Katia Amore? Scriveteci. Sarà un’esperienza che delizierà la vostra vista, il vostro palato ed il vostro spirito.

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